Perché Gesù è rappresentato sempre allo stesso modo? Da dove vengono quei tratti così identificativi del suo volto? La mostra Mystery Man, sull’uomo della Sindone, fa luce su questo.
Nel corso della storia, i pittori hanno stabilito delle linee guida che ci permettono di identificare Gesù, ma da dove vengono? Da dove vengono? Qual è l’originale?
Dopo la scoperta del Mandylion a Edessa nell’anno 525, l’immagine di Gesù cambia radicalmente. Si diffonde e comincia ad essere rappresentato così come ci viene incontro.
Lunghi capelli scuri, barba con la riga in mezzo, cipiglio, sopracciglia inarcate, naso molto lungo, zigomi alti, due ciocche e asimmetria tra il lato destro e sinistro. E tutti corrispondono agli strani tratti del volto dell’uomo della Sindone.
Queste coincidenze sono chiamate “segni Vignon”.
Furono identificati all’inizio del XX secolo dal ricercatore francese Paul Vignon, che scoprì 15 segni corrispondenti su tutti i volti che erano stati fatti di Gesù Cristo nel corso della storia. Queste caratteristiche divennero note come i segni di Vignon.
Secondo Vignon, sono tutti partiti da un originale pittorico che aveva quei 15 segni e che è stato successivamente ripetuto nel tempo. Vale a dire: la Sindone.