Attraverso sei sale si analizzano gli aspetti più importanti di uno dei grandi enigmi della storia: chi era l’uomo della Sindone?
Questo percorso storico, artistico e scientifico sugli studi della Sindone, il suo impatto sul mondo cristiano e sulla rappresentazione dell’immagine di Gesù, vi farà viaggiare nel tempo e oltre la scienza.
Questa esperienza culmina con una scultura iperrealistica a misura naturale dell’immagine di un uomo che avrebbe potuto essere Gesù dopo la sua morte, basata su criteri scientifici e forensi estratti dalla Sindone.
Fate un viaggio nel tempo immergendovi nelle rappresentazioni di Gesù nel corso della storia. Scoprirete come l’immagine dell’uomo della Sindone abbia influenzato il modo in cui artisti e culture diverse hanno immaginato e raffigurato Cristo.
Scopri l’immagine iperrealistica basata sull’immagine dell’uomo della Sindone. Questa riproduzione è il meticoloso risultato di anni di indagini forensi, con l’obiettivo di far rivivere il Mistero da una prospettiva scientifica.
Salamanca è stato il luogo scelto per la presentazione in anteprima mondiale della mostra; ma farà un pellegrinaggio in tutto il mondo.
Dal 2023 sarà presente in altre città dei 5 continenti.
La Sindone di Torino è un telo di lino intrecciato a spina di pesce molto costoso che misura 430 x 110 cm.
Si tratta di una reliquia della fede cristiana a cui si attribuisce il merito di aver avvolto il corpo di Gesù di Nazareth dopo la sua morte. In essa appare, seppur un po’ sfocata, l’impronta di un uomo con segni di aver sofferto tormento. A sinistra mostra la vista frontale e a destra la parte dorsale.
Il tempo ha lasciato anche il suo segno specialmente per le ustioni subite in un grave incendio che ha quasi distrutto il tessuto, ma lascia ancora intravedere l’immagine del corpo e del volto che l’iconografia ha identificato nel corso della storia come quello di Gesù di Nazareth.
La Sindone custodita a Torino continua ad essere una «provocazione all’intelligenza», come disse san Giovanni Paolo II nel 1998. Essa interpella scienziati di tutto il mondo, in tutti i campi.
La cosiddetta “immagine corporea” (nella regione definita dalle punte tissutali, di colore più scuro) non attraversa il tessuto ed è presente solo in poche decine di micron; non ha contorni, segni di pennello e tracce di pigmenti; non è una pittura, ma il risultato di un’ossidazione acida disidratante delle fibre di lino (cfr. STURP nel 1978).
Nel 1976 la NASA confermò, per tutto il corpo, questa proprietà tridimensionale che nessun’altra immagine al mondo possiede.
La scienza forense ha dimostrato che il telo, ad un certo punto della sua storia, ricoprì un uomo che subì torture, che coincidono con i dati trasmessi dai racconti evangelici: l’incoronazione di spine, la flagellazione, la crocifissione e l’essere ferito nel costato.
I vari studi effettuati restano incapaci di stabilire come si sia potuta formare la strana immagine. La sua natura di negativo, le tre dimensioni e l’assenza di pigmenti non sono ancora state spiegate.
La Sindone non è compatibile con nessuna tecnica pittorica, artistica o scientifica. Il sangue, tuttavia, è compatibile con un cadavere umano.
Disponibile in 4 lingue: spagnolo, catalano, inglese e italiano.