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La Ostensión de The Mystery Man llega a la Basílica de San Juan de Dios de Granada

Durante la tarde de hoy 30 de enero a las 19:30 horas ha tenido lugar la inauguración de la Ostensión de The Mystery Man en la basílica de San Juan de Dios de Granada. En el corazón de la ciudad y en el interior de uno de sus edificios más emblemáticos, se ha desarrollado un emotivo acto de presentación en el que han intervenido distintas personalidades.

La inauguración ha contado con la participación del coro Chorus The Mystery Man, que ha interpretado en primer lugar la obra original de la muestra, compuesta en exclusiva por Juan Marchena. El coro ha seguido interviniendo a lo largo de la tarde, intercalándose entre las distintas intervenciones del acto. Han tomado la palabra personalidades como el Rvdmo. P. Fray Juan José Hernández Torres, rector de la Basílica de San Juan de Dios de Granada; la Excma. Sra. Dña. Marifrán Carazo Villalonga, alcaldesa de la ciudad de Granada; el Sr. D. Antonio Francisco Moya Ramos, cofundador de Artisplendore; y el Rvdo. P. Fray Julián Sapiña Marín, prior de la Orden Hospitalaria de San Juan de Dios. Por último, se ha procedido al desvelo del cuerpo de The Mystery Man: la pieza principal de una muestra internacional que ya ha recorrido ciudades como Salamanca, Guadix y Chioggia (Italia).

La figura estará expuesta hasta el día 10 de marzo y de forma exclusiva en una de las estancias del templo, y se incluirá en la visita cultural actual de la basílica. Se trata sin duda de una experiencia única en la que poder apreciar una de las representaciones más repetidas en la historia de nuestra iconografía: el cuerpo del Hombre de la Sábana Santa con las señales de la Pasión. Una pieza exclusiva y de enorme rigor como nuca antes se había representado, que no dejará indiferente a nadie. Desde hoy, Granada será testigo durante 40 días de una experiencia única, al acoger en su interior a esta imagen hiperrealista que tanto ha conmovido ya al público de todo el mundo.

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Apre ufficialmente a Chioggia (Italia) la mostra internazionale The Mystery Man

Un’esposizione eccezionale per scoprire il volto e il corpo tridimensionali e iperrealistici dell’uomo della sindone.

La mostra internazionale The Mystery Man apre ufficialmente le porte al pubblico. All’interno della suggestiva chiesa trecentesca di San Domenico a Chioggia (Venezia) si potrà vivere un viaggio immersivo e unico attraverso l’arte e la storia che culminerà nella spettacolare scultura tridimensionale e iperrealistica raffigurante l’uomo della Sacra Sindone

The Mystery Man – che ha debuttato con grandissimo successo lo scorso anno in Spagna – ha viaggiato per migliaia di chilometri per essere accolta per la prima volta in Italia, nella città di Chioggia, sede in cui resterà fino al 7 gennaio 2024. 

L’esposizione è organizzata come un vero e proprio percorso in sei sale in cui la tecnologia di ArtiSplendore gioca un ruolo fondamentale per vivere un’esperienza il più immersiva possibile. 

La mostra si apre con la prima sala completamente dedicata a Gesù di Nazareth, in cui sono presenti diversi testi sulla storia del personaggio e del suo volto. Si ripercorre, successivamente, la sua condanna a morte attraverso la riproduzione di diversi oggetti: le monete di Giuda, una corona di spine, la croce e infine il sepolcro, al cui interno appare un ologramma della sepoltura. 

Successivamente, si effettua un focus sulla storia della Sindone, la sua scoperta e l’arrivo a Torino. All’interno della sala immersiva sarà possibile immergersi fisicamente nella storia dell’immagine di Cristo nel corso dei secoli, studiando le prime rappresentazioni per giungere fino ad oggi. Fulcro della sala del videomapping sarà una riproduzione della Sindone sulla quale è proiettata la storia del lenzuolo, nonché le analisi e gli studi forensi che si sono susseguiti nel corso degli anni.

L’ultima sala accoglie il pezzo forte dell’intera mostra: la scultura tridimensionale e iperrealistica totalmente fedele all’immagine dell’uomo Santa Sindone, The Mystery Man. Il corpo è il culmine di una ricerca storica, scientifica, religiosa e artistica durata più di dieci anni e a cura di Álvaro Blanco. La scultura – realizzata in lattice e silicone, con capelli naturali – rappresenta un uomo giacente totalmente nudo di circa 1.78 metri di altezza 75 kg di peso. 

L’opera non presenta alcuna presunzione artistica, lasciando parlare solamente la naturalità e il realismo con cui è stata concepita e realizzata. Sul suo corpo sono presenti numerose ferite riconducibili alle torture e alla crocifissione, il volto è tumefatto e i capelli sono intrisi di sudore e sangue: i segni della passione. Come l’uomo della Sindone, anche sul corpo tridimensionale ci sono ferite ai piedi e ai polsi causate dai chiodi, una spalla slogata, una gamba contratta per la rottura di un tendine, il naso deviato dai colpi al volto e alla testa, ed inoltre i capelli sono scarmigliati e sporchi di un misto di sangue e sudore.

“Sono orgoglioso che Chioggia, città unica la mondo, ospiti una mostra unica al mondo, un’esposizione internazionale importantissima sia dal punto di vista artistico che da quello scientifico. Per questo ringrazio di cuore tutti coloro che a vario titolo hanno reso possibile questo evento che abbiamo il piacere di accogliere in città fino al 7 gennaio 2024 e che è iniziato nella sua preparazione a ottobre del 2022. La rappresentazione iperrealistica dell’uomo della Sindone è frutto di 15 anni di studi approfonditi compiuti sia sulla Sacra Sindone che su numerosi testi storico-scientifici. Invito tutti a venire a visitare questa incredibile esposizione, un’occasione unica per farsi trascinare anche emotivamente dal percorso creato dal curatore Alvaro Blanco e che termina nella sala che ospita la ricostruzione dell’uomo del mistero, “vegliato” dal grande crocifisso ligneo della Chiesa di San Domenico. Un’esperienza immersiva da non perdere!” afferma Mauro Armelao, Sindaco di Chioggia. 

“Siamo davvero felici di essere stati accolti da questa meravigliosa città” afferma Francisco Moya, CEO di ArtiSplendore. “La mostra è davvero speciale: questo corpo iperrealistico non è mai stato realizzato; è la prima volta che si può vedere il volto di colui che ha lasciato la propria impronta sul lenzuolo. È un’esposizione unica, perché proprio le persone, attraverso le emozioni e i sentimenti che provano dinanzi alla scultura, dimostrano che è una rappresentazione completamente diversa dalle altre.”

«In quel corpo martoriato, in quel carico di sofferenza, vediamo rispecchiate le storie di tanti perseguitati del nostro tempo. Ma la misteriosa immagine della Sindone offre anche una luce di speranza, perché è icona del Sabato Santo e preludio di una vita nuova» afferma Andrea Tornielli, direttore editoriale dei media vaticani.

Vivere la mostra The Mystery Man è un’esperienza totalizzante, un’immersione all’interno della storia e del mistero. La Sindone è una reliquia intrisa di scienza, mistero e fede, a cui centinaia di persone nel corso dei secoli hanno cercato di dare una risposta. Ma dinanzi al corpo di The Mystery Man, le parole si fermano e gli occhi spalancano. Un’opera cruda e violenta che mostra il dolore senza veli. The Mystery Man risveglia il cuore, tocca l’anima e sfida la scienza.

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La exposición internacional The Mystery Man inaugurada oficialmente en Italia

“La misteriosa imagen de la Sindone ofrece también una luz de esperanza, es el icono del Sábado Santo y el preludio de una vida nueva”, destacó el director del Dicasterio de la Comunicación del Vaticano, Andrea Tornielli.

La exposición internacional The Mystery Man abrió oficialmente las puertas al público en Italia. Situada en el interior de la espectacular iglesia de Santo Domingo en la ciudad de Chioggia, se podrá vivir hasta el próximo 7 de enero, un viaje inmersivo y único a través del Arte y la Historia que culmina en la espectacular escultura tridimensional e hiperrealista que representa al hombre de la Sábana Santa.

The Mystery Man, que ya cosechó un gran éxito en España, en donde más de 120.000 personas la han visitado desde su inauguración el pasado 13 de octubre de 2023.

Esta muestra está organizada como un recorrido en seis salas en las que la tecnología

ofrecida por la empresa española ArtiSplendore juega un papel fundamental para vivir una experiencia lo más inmersiva posible.

La exposición se abre con diversos objetos dedicados a Jesús de Nazaret, que adentran al visitante en la Pasión de Jesús, la historia de la Sábana Santa, su descubrimiento y los diversos estudios a los que se ha visto sometida a lo largo de los años. En el recorrido se ofrece también una sala inmersiva centrada en el desarrollo de la imagen de Jesús a través de los siglos, y una proyección de videomapping sobre una reproducción de la Sábana Santa.

La última sala acoge el broche de oro de la muestra: la escultura tridimensional e

hiperrealista totalmente fiel a la imagen del hombre de la Sábana Santa, The Mystery Man.

Este cuerpo es el culmen de una investigación histórica, científica religiosa y artística realizado durante más de 15 años por Álvaro Blanco.

“Estoy orgulloso de que Chioggia, una ciudad única en el mundo, acoja una exposición también única en el mundo, una muestra internacional importantísima desde el punto de vista artístico pero también científico. Por esto agradezco de corazón a todos los que han hecho posible que permanezca hasta el 7 de enero de 2024. Por eso, invito a todos a visitar esta increíble exposición, una ocasión única para dejarse envolver también emotivamente por el recorrido realizado por el comisario Álvaro Blanco, que termina en la sala que acoge el cuerpo de este ‘hombre misterioso’. Una experiencia inmersiva que no se puede perder”, aseguró Mauro Armelao, alcalde de Chioggia.

Francisco Moya, CEO de ArtiSplendore, agradeció la gran acogida que ha tenido la exposición por parte de la ciudad de Chioggia y subrayó que The Mystery Man es una exposición  espectacular “porque permite adentrarse a través de la historia, las investigaciones y el arte en la Sábana Santa, pero también suscita emociones y sentimientos cuando se contempla el cuerpo, lo que hace que sea una representación absolutamente única”.

Andrea Tornielli, director editorial del Dicasterio de la Comunicación del Vaticano, afirmó: “En ese cuerpo martirizado, lleno de sufrimiento, vemos reflejada la historia de tantos perseguidos de nuestro tiempo. Pero la misteriosa imagen de la Sindone ofrece también una luz de esperanza, es el icono del Sábado Santo y el preludio de una vida nueva”.

Vivir la experiencia The Mystery Man es algo único, una inmersión de lleno en la historia de este objeto lleno de ciencia, misterio y fe, ante la que siempre se ha intentado buscar una respuesta. Pero The Mystery Man despierta el corazón, toca el alma y desafía a la ciencia.

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La Catedral de Guadix y The Mystery Man se unen la Macrofiesta del Rosario el próximo 16 de junio

La catedral de Guadix acogerá el próximo 16 de junio la llamada “Macrofiesta del Rosario” para rezar esta oración mariana ante la escultura de la Piedad, que forma parte de la actual exposición The Mystery Man.

La macrofiesta del rosario es una iniciativa que comenzó hace dos años impulsada por el sacerdote Josepmaria Quintana, Javi Pacheco Doria, Clara y Laura Montesinos. Desde entonces se reúnen cada domingo a través de instagram junto con cientos de personas para rezar el rosario en directo a través de esta red social.

Hasta el momento han celebrado varias macrofiestas del rosario en ciudades como Barcelona, Madrid o Sevilla, congregando a numerosas personas que se unen para rezar esta oración mariana.

El próximo 16 de junio esta macrofiesta se celebrará en la catedral de Guadix a las 21.15h, donde actualmente está la exposición The Mystery Man, sobre el hombre de la Sábana Santa.

Con motivo de esta importante ocasión, la exposición The Mystery Man ampliará su horario de apertura para recibir a quienes acudan a la macrofiesta del rosario y quieran visitarla.

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¿Qué son las llamadas “marcas de Vignon”?

¿Por qué siempre se representa a Jesús de la misma manera? ¿De dónde vienen esos rasgos tan identificativos de su rostro? La exposición The Mystery Man, sobre el hombre de la Sábana Santa, pone luz sobre esto.

A lo largo de la Historia los pintores han marcado unas directrices que nos permiten identificar a Jesús pero ¿de dónde proceden? ¿de dónde vienen? ¿Cuál es el original?

Tras el descubrimiento del Mandylion en Edesa en el año 525, la imagen de Jesús cambia radicalmente. Se extiende y se comienza a representar tal y como llega a nosotros.

Larga cabellera oscura, barba partida por el medio, el ceño, cejas alzadas, nariz muy alargada, pómulos acentuados, dos mechones y asimetría entre el lado derecho y el izquierdo. Y todos coinciden con los extraños rasgos del rostro del hombre de la Sábana Santa.

Esas coincidencias son las llamadas “marcas de Vignon”.

Fueron identificadas a principios del siglo XX por el investigador francés Paul Vignon, quien descubrió 15 marcas coincidentes en todos los rostros que se habían hecho de Jesucristo a lo largo de la Historia. Estos rasgos llegaron a conocerse como las marcas de Vignon.

Según Vignon todos partían de un original pictórico que contaba con esas 15 marcas y que posteriormente se fue repitiendo a lo largo de los tiempos. Es decir: la Sábana Santa.

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Cosa sono i cosiddetti «le marche de Vignon»?

Perché Gesù è rappresentato sempre allo stesso modo? Da dove vengono quei tratti così identificativi del suo volto? La mostra Mystery Man, sull’uomo della Sindone, fa luce su questo.

Nel corso della storia, i pittori hanno stabilito delle linee guida che ci permettono di identificare Gesù, ma da dove vengono? Da dove vengono? Qual è l’originale?

Dopo la scoperta del Mandylion a Edessa nell’anno 525, l’immagine di Gesù cambia radicalmente. Si diffonde e comincia ad essere rappresentato così come ci viene incontro.

Lunghi capelli scuri, barba con la riga in mezzo, cipiglio, sopracciglia inarcate, naso molto lungo, zigomi alti, due ciocche e asimmetria tra il lato destro e sinistro. E tutti corrispondono agli strani tratti del volto dell’uomo della Sindone.

Queste coincidenze sono chiamate “segni Vignon”.

Furono identificati all’inizio del XX secolo dal ricercatore francese Paul Vignon, che scoprì 15 segni corrispondenti su tutti i volti che erano stati fatti di Gesù Cristo nel corso della storia. Queste caratteristiche divennero note come i segni di Vignon.

Secondo Vignon, sono tutti partiti da un originale pittorico che aveva quei 15 segni e che è stato successivamente ripetuto nel tempo. Vale a dire: la Sindone.

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¿Quién fue Secondo Pía y por qué fue tan importante para la Sábana Santa?

En la exposición The Mystery Man se habla sobre la importancia de las fotografías realizadas por Secondo Pia a la Sábana Santa o Síndone, en las que se descubrió por primera vez que se comportaba como un “negativo fotográfico”.

Pero, ¿quién fue Secondo Pia? Secondo Pía nació en Asti, (Piamonte) Italia, era abogado de profesión, fue concejal y miembro de la Asociación de fotógrafos aficionados de Turín por su gran interés por la fotografía y la ciencia.

Fue pionero en el uso de bombillas eléctricas para las fotografías en la década de 1890, ya que estas eran un invento reciente. De hecho, algunas de sus fotografías forman parte de la colección histórica del Museo del Cine de Turín.

Su fama como fotógrafo le hizo ser elegido por la Casa de Saboya para realizar las primeras fotografías de la Sábana Santa en 1898.

Con motivo de la boda del hijo del Rey de Italia, Humberto I de Saboya, en 1898 se realizó una ostensión extraordinaria ya que además coincidía con diversos aniversarios de la Iglesia en Turín. Por eso se concedió permiso real a Secondo Pia bajo permiso real dos días para realizar la primera fotografía de la historia a la Sábana Santa.

La Síndone se expuso desde el 25 de mayo hasta el 2 de junio de 1898, Pia relató sus vivencias de ese momento único en un artículo que escribió en francés y que relata: «En mayo de 1898, acercándose la fecha de la solemne exhibición de la Santa Sábana, se me solicitó fotografiar la reliquia. Yo me ofrecía a realizar el trabajo, a cuenta mía y con la renuncia a cualquier posible derecho. Esta propuesta, con el importante apoyo del Barón Antonio Manno, que me honra con su amistad, fue cálidamente aceptada por el Soberano, Su Majestad Umberto, quien tuvo la fineza de concederme un exclusivo permiso».

Según recoge en un artículo aciprensa, Secondo Pia aseguró entonces que su preocupación era “intensa y profunda, especialmente porque tenía que fotografiar un objeto que nunca antes había visto. Según quienes le habían visto en anteriores exposiciones, la Santa Sábana presentaba apenas unas débiles imágenes. Más temores me producían los problemas de la iluminación y las condiciones en las que debería operar”.

El trabajo de Secondo Pía comenzó el mismo 28 de mayo, a las 21.30 horas, subido en un andamio, que había pedido construir explícitamente para este trabajo. Con su cámara de madera, un daguerrotipo de 1870 equipado con una lente Voigländer, realizó 4 exposiciones fotográficas de 8, 10, 14 y 20 minutos de duración.

Él mismo lo contó así: «Expuse dos placas de 50 x 60 centímetros, una con una exposición de 14 minutos y la otra con una exposición de 20 minutos utilizando un lente Voigtlander con un diafragma de dos milímetros. Puse delante del lente un filtro amarillo muy leve usando placas ortocromáticas de la firma Edward, reveladas con una solución normal de oxalato ferroso sin ninguna preparación química especial que pudiese alterar de laguna manera el resultado usual del revelado».

Tras unos instantes esperando el revelado de las placas, observa algo que cambiará el curso de la historia de la Sábana Santa.

La placa del negativo releva la imagen perfecta de un hombre igual a Jesucristo.

Pia no entendía nada, quedó conmocionado durante unos instantes, llamando a su ayudante quien todavía más sorprendido le preguntó:

¿Qué ha hecho usted con el cliché? ¿Dónde está el negativo?

No hay negativo, respondió Pia

¿Cómo que no hay negativo? ¡Este es el positivo! En alguna parte tiene que estar el negativo, repitió el ayudante.

Sí, es verdad- dijo Pia… En la Catedral, el negativo es: la Sábana Santa.

«Encerrado en el cuarto oscuro, concentrado sobre mi trabajo, sentí una gran emoción cuando, durante el revelado, vi aparecer primero el Santo Rostro en la placa con tal resolución que me sorprendí y alegré pues desde ese momento pude estar seguro del buen resultado de mi obra de arte», aseguró Pia.

El primer descubrimiento del abogado turinés fue que la imagen en realidad era el «negativo» de la impresión de un hombre difunto: En efecto, si la imagen aparecía como un «perfecto positivo» el objeto no podía ser otra cosa que un «perfecto negativo».

Las placas originales, los escritos, las múltiples copias, ampliaciones y estudios del abogado fueron donados en 1961 por su hijo Giuseppe a los investigadores, concediendo así el primer material serio de estudio científico sobre la foto, hasta los exámenes realizados en 1977.

Sin embargo, fueron muchos los creyeron que Pia había realizado un montaje, un truco. Solo 33 años después, cuando el fotógrafo Guiseppe Enrie pudo realizar una foto a la Sindone, se demostró que la negatividad era un hecho cierto y probado en la actualidad .

Tras el descubrimiento de Pia, la Sábana se convertirá en el objeto más estudiado de la humanidad, creando la división entre la propia comunidad científica.

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¿Por qué la Sábana Santa no se expone con más frecuencia?

La Sábana Santa es un objeto de devoción que se expone en pocas ocasiones y, cuando lo hace, millones de personas acuden a venerarla a Turín. Siendo el interés tan alto, ¿por qué no se expone la Sábana Santa con más frecuencia?

La exposición de la Sábana Santa se denomina técnicamente “ostensión”. La web shroud.org, dedicada a la recopilación de información sobre esta tela de lino tan investigada, responde a qué se debe que las ostensiones sean tan poco frecuentes.

“Desde que llegó a Turín en 1578, la Sábana Santa sólo se ha exhibido unas pocas veces cada siglo. (…) La seguridad es siempre un problema con la Sábana Santa. Por ejemplo, las autoridades de Turín creen firmemente que el incendio de abril de 1997 en la Capilla, la Catedral y el Palacio Real fue provocado intencionalmente por un pirómano. En 1978, durante una exposición de 5 semanas, 3,5 millones de visitantes acudieron a la ciudad para ver la tela. Organizar este tipo de eventos es siempre un problema”, precisan.

Pero quizás el principal motivo de que las ostensiones sean tan poco frecuentes se debe a que, como apuntan en esta web especializada, “exponer la tela al aire contaminado y a la luz ultravioleta durante una exhibición puede dañar la tela y la imagen también”.

“Aunque la Sábana Santa ahora se almacena en un contenedor especialmente diseñado para protegerla y preservarla, demasiada exposición podría crear serios problemas de conservación y preservación a largo plazo”, aseguran.

La próxima exposición pública está prevista para el año 2025.

La exposición The Mystery Man recopila en un recorrido único las principales investigaciones sobre la Sábana Santa y culmina con la pieza principal de la muestra, una recreación hiperrealista y volumétrica del hombre que fue cubierto con la Síndone, que para muchos es Jesús de Nazaret.

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Why isn’t the Holy Shroud exposed more often?

The Holy Shroud is an object of devotion that is rarely exposed and, when it is, millions of people go to venerate it in Turin (Italy). With such a high interest, why isn’t the Shroud exposed more often?

The exposure of the Holy Shroud is technically called “ostension”. The web shroud.org, specialized on this much-researched linen fabric, answers why ostensions are so rare.

“Since it arrived in Turin in 1578, the Shroud has only been displayed a few times each century. (…) Security is always an issue with the Shroud. For example, the Turin authorities firmly believe that the April 1997 fire in the Chapel, the Cathedral and the Royal Palace was intentionally set by an arsonist. In 1978, during a 5-week exhibition, 3.5 million visitors came to the city to view the fabric. Organizing this type of event is always a problem”, they specify.

But perhaps the main reason why ostentions are so infrequent is due to, as shroud.org underlines, «exposing the fabric to polluted air and ultraviolet light during an exhibition can damage the fabric and the image as well.»

«Although the Shroud is now stored in a specially designed container to protect and preserve it, too much exposure could create serious long-term conservation and preservation problems,» they say.

The next public exhibition is scheduled for 2025.

The exhibition The Mystery Man compiles in a unique journey the main investigations on the Shroud and culminates with the main piece of the exhibition, a hyper-realistic and volumetric recreation of the man who was covered with the Shroud, which for many is Jesus of Nazareth.

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Perché la Sindone non viene esposta più spesso?

La Sindone è un oggetto di devozione che raramente viene esposto e, quando lo è, milioni di persone la venerano a Torino. Con un interesse così alto, perché la Sindone non viene esposta più spesso?

La mostra pubblica della Sindone è chiamata tecnicamente “ostensione”. Compilando informazioni su questo tessuto di lino molto ricercato, il sito web shroud.org risponde perché l’ostentazione sono così rare.

“Da quando è arrivata a Torino nel 1578, la Sindone è stata esposta solo poche volte ogni secolo. (…) La sicurezza è sempre un problema con la Sindone. Ad esempio, le autorità torinesi sono fermamente convinte che l’incendio della Cappella, del Duomo e del Palazzo Reale dell’aprile 1997 sia stato iniziato intenzionalmente da un piromane. Nel 1978, durante una mostra di 5 settimane, 3,5 milioni di visitatori vennero in città per vedere il tessuto. Organizzare questo tipo di eventi è sempre un problema”, precisano.

Ma forse il motivo principale per cui l’ostentazione sono così poco frequente è dovuto a, come segnalano in questo sito web specializzato, «esporre il tessuto all’aria inquinata e ai raggi ultravioletti durante una mostra può danneggiare il tessuto e anche l’immagine”.

«Sebbene la Sindone sia ora conservata in un contenitore appositamente progettato per proteggerla e preservarla, un’esposizione eccessiva potrebbe creare seri problemi di conservazione e preservazione a lungo termine», affermano.

La prossima ostensione è prevista per il 2025.

La mostra The Mystery Man raccoglie in un unico percorso le principali indagini sulla Sindone e culmina con il pezzo principale della mostra, una ricreazione iperrealista e volumetrica dell’uomo che era ricoperto dalla Sindone, che per molti è Gesù di Nazareth.